— Romelu Lukako —
Un 27enne nato in Belgio, che attraverso il calcio ha fatto le fortune della sua vita. 1 metro e 90 centimetri di altezza per 93 Kg di peso. Romelu Lukaku è una vera e propria forza della natura ed è dotato di un tiro non sempre preciso ma sicuramente forte. E’ l’attaccante che ogni difensore centrale spera sempre di non incontrare, talmente è così difficile dominarlo nella veloce progressione in cui mette in atto tutta la sua potenza. 300 gol in carriera, ottenuti domenica scorsa contro la Lazio, Lukaku ha trascinato l’Inter al primo posto in classifica raggiungendo Cristiano Ronaldo in testa alla classifica dei cannonieri di Serie A. Tutti gol realizzati tra la sua Nazionale Belga, l’Everton, l’Inter, il Manchester United, l’Anderlecht e il West Bromwich Albion. In ognuna di queste squadre Lukaku si è sempre contraddistinto per efficienza, carattere e carisma che lo hanno portato sempre ad essere un vero e proprio leader di squadra e di spogliatoio. Il suo sembra essere il ruolo di giocatore e allenatore in campo, talmente è tanto vistosa la sua presenza nel rappresentare il punto di riferimento per i suoi compagni di squadra. Così in Nazionale, così in Premier League, così anche nel Campionato Italiano con la maglia dell’Inter, in cui sta raggiungendo ottimi risultati personali che migliorano il collettivo. E non è un caso che Antonio Conte l’ha voluto a Milano, proprio per dare all’Inter quel profilo di calciatore che da tanti anni mancava all’ombra della Madunina nerazzurra: un campione che fa del gol, ma anche degli assist, il suo vero significato di giocare a calcio ad alti livelli. E’ anche calciatore corretto che poche volte abbiamo visto approfittare della sua possanza fisica. Dare la mano all’avversario e aiutarlo a rialzarsi dopo avere commesso fallo, per lui è un modo di essere normale. La recente lite con Ibrahimovic ha radici lontane e anche se è caduto nella ragnatela della provocazione, ha voluto dimostrare (questa volta sbagliando) di volersi difendere da solo dalle pesanti parole che lo hanno ferito. Ma da quando lo seguiamo attentamente nel campionato italiano, oltre questo episodio non ricordiamo mai polemiche o alterchi contro gli avversari. Segno di integrità fisica e morale che a questo campione deve essere riconosciuta con i fatti e non a parole. E adesso che la sua Inter ha ingranato la marcia e che a questo punto della stagione ha buone possibilità di conquistare lo scudetto, soprattutto in considerazione del fatto che la sua squadra può allenarsi con più tranquillità, visto che non partecipa più a nessuna competizione europea anche dopo essere stata estromessa dalla Coppa Italia. Dunque, solo il Campionato Italiano resta da conquistare per Lukaku e compagni. I tifosi nerazzurri attendono con ansia il finale, anche se sono consapevoli che nonostante il vantaggio citato, resta comunque la difficoltà di dovere disputare ancora tante partite prima di arrivare a maggio, con l’incognita di rivedere riemergere oltre al Milan anche la Juventus, eterna rivale dell’Inter. Vedremo cosa accadrà. Intanto Romelu Lukaku continuerà di certo a insaccare gol di forza e farsi abbracciare dai suoi compagni, come fosse sempre il salvatore della squadra. Anche se, a onor del vero, l’apporto di Barella, di tutto il centrocampo nerazzurro e del suo amico attaccante come lui, Lautaro Martinez, gli daranno una mano per continuare a far bene per l’Inter.
Salvino Cavallaro